Ma, evidentemente, non era così. L’atteggiamento di Vittoria parlava da solo. Ero sicura che ora anche lei la desiderasse, la volesse, la sognasse nuda, tra le sue braccia. Pensai con angoscia e rabbia alle mani di Anastasia su Vittoria, sulla sua schiena, sulle sue lunghe gambe.

Ora passavo la lingua sulla cappella, ora la sfioravo con le labbra, ora mi facevo scivolare il pene lungo la guancia. Mi rendevo conto di essere posseduta, quasi divorata, da un desiderio oscuro e sconosciuto, di leccare e di succhiare la virilità di Luca con una smania ed una frenesia mai provate in passato.

Quella sera i nostri ragazzi tornarono verso le sei. Vittoria ed io eravamo ancora in spiaggia quando loro arrivarono. Si sedettero con noi e ci raccontarono della loro giornata e delle lunghe immersioni che avevano fatto. Parlavano di mare, di pesci, di fucili da sub, della barca, di Sotiris, il ragazzo greco che li aveva accompagnati e di cui erano ormai divenuti grandi amici

Con un ultimo schiaffetto su una natica, Anastasia mi chiese di girarmi. Lentamente, riemergendo a fatica da quegli erotici pensieri ai quali mi ero lasciata andare, mi voltai, guardandola in viso. E sentii il mio cuore perdere un colpo

Gli avvenimenti dell’estate di tre anni fa, in quel villaggio turistico a Corfù, impressero una profonda e radicale svolta alla mia vita di donna. Da allora, da quei giorni incredibili, l’immagine della mia esistenza e la percezione di me stessa sono cambiate in modo totale.

Io e Paolo akkompagnammo Franceska a kasa, ci kiese se volevamo salire a bere qualkosa, accettammo...

ero in spiaggia quasi deserta quado all improvviso ........

Esco velocemente di casa perché sono in terribile ritardo. Sono già le sedici passate e tra meno di venti minuti devo essere dall’altra parte della città per l’appuntamento presso lo studio di un fotografo professionista....

Caspita e nato come un gioco x me……
ed invece ora eccomi quì a raccontare
LA MIA PRIMA VOLTA
io ero super agitata da giorni..
tra un tira e molla che durava da un bel pò
mesi direi…
il suo primo ordine era di farmi trovare bendata, bendata in intimo dietro la porta
ma io come al solito sempre in ritardo non ero ancora pronta al suo arrivo
perciò mi trovò in camera da letto.

Era un sabato sera di agosto, mi ero appena preparata per una serata in discoteca con le mie amiche. Avevo indossato un top nero aderente che metteva in risalto la mia terza di seno, una minigonna bianca molto corta e un paio di stivaletti con tacco dodici, sotto avevo solo un tanga rosa.

Da qualche giorno sono arrivati nuovi inquilini, una coppia sui 30 anni, davvero belli da vedere, ma con cui non avevo ancora scambiato più di un buongiorno o buonasera. Aprire la porta di casa e trovarmi di fronte il nuovo arrivato...

Fra tutti i giochi che preferisco, quello dello scambio di ruoli è di certo quello più variabile. Mi piace interpretare la parte che meglio si addice a chi condivide con me quei momenti. Mi piacciono i lacci, le stringhe, le manette.

E’ venuto a casa mia a dormire per una notte un cliente che veniva da fuori a visionare lo stato di avanzamento di un grosso lavoro.

Da quando aveva avuto la certezza ke poteva servirsi di me kome meglio gli piaceva, Mario era diventato esigente.Il primo kapriccio ke mi impose fu quello di akkorciare le mie gonne, sorpresa, io ho voluto sapere il perkè...

La mattina seguente, entrando nella sua camera, l'infermiera lo salutò tutta allegra. "Allora, hai fatto buoni sogni?"....

Carlo, aveva poco più di diciotto anni e ancora vergine quando dovette entrare in ospedale per un'operazione di appendicite. Così una volta in stanza, dopo alcune ore di attesa vide entrare l'infermiera Lara, una biondona dal fisico abbondante e dal volto angelico che era venuta a rasargli il pube prime dell'operazione...

Sergio nella sua società che aveva messo in piedi, fece la conoscenza di Lara, la donna delle pulizie. Lara era una persona timida....

Uno dopo l'altro i clienti se ne stavano andando e...Renato, il buttafuori della disko, aveva deciso di koncedersi una pikkola pausa e kon i gomiti appoggiati al banko del bar kontemplava, kon okkio vacuo, i riflessi del suo bikkiere di whisky.

È’ finalmente arrivato il tanto agognato sabato sera. Si avvicina l’ora della cena al nuovo e prestigioso ristorante aperto in centro da alcuni miei amici. Mi ha fatto davvero piacere ricevere il loro invito. Hanno organizzato una serata di gala per l’inaugurazione...

Appena alzata mi avvicino al frigorifero per prendere qualche arancia e farne una bella spremuta. Sono molto metodica e tengo in maniera quasi ossessiva alla linea ed alla salute. Cerco di mangiare solo cibi sani. Ed una colazione a base di frutta fresca è il modo migliore per iniziare la giornata...

Il cicalino dell’interfono emise quel rumore che lei tanto conosceva bene. Il suo capo aveva bisogno di lei nella sua stanza. Che poi quel bisogno fosse lavorativo, personale, o come spesso capitava, servisse a placare i suoi appetiti sessuali...

Una volta ke ebbi kiuso la porta porta, tornai al centro della kamera, il mio volto era pallido e kontratto....

Mi trovavo nella mia grande kasa tutta da sola, l'unike persone ke c'erano, erano i domestici, ero annoiata nn sapevo kosa fare volevo dirvertirmi un pò, e poi...presi il tel e kiamai il mio amiko...

Lo stavo aspettando, e lui, entrato in kasa, si lasciò kadere sul divano e mi esaminò senza dire una parola, ero vestita kon una camicetta e un paio di jeans già perfettamente trukkata, infatti, erano ormai le otto e di li ad un'ora sarei dovuta andare al lavoro....

Avevo 25 anni e convivevo con il mio ex ragazzo. Da un po’ di tempo aspettavo di ricevere quel messaggio…lui me lo aveva promesso...anche se ormai me ne ero quasi dimenticata. Tempo fa mi disse: ”Quando meno te lo aspetti riceverai un SMS:

Era la vigilia di Natale. Ero nella casa di montagna della nonna dove, come tutti gli anni, avremmo dormito tutti insieme per festeggiare il natale in famiglia. Mentre gli zii stavano giocando a briscola io me ne andai a guardare fuori dalla finestra:

Finalmente dopo innumerevoli telefonate, riesco a trovare un idraulico che viene a vedere la caldaia, purtroppo la maledetta a smesso di funzionare proprio ad agosto e sono tutti in ferie.

Un giorno invitai a casa mia per i compiti le mie due amiche più care, Sofia e Marina, entrambe della mia età. Dopo aver fatto i compiti decidemmo di andare a fumare una sigaretta in veranda (i miei ovviamente non c’erano) e a parlare del più e del meno. Tra un discorso e l’altro cominciammo a parlare di ragazzi